Denominazione | Palazzo dell'Accademia Nazionale Virgiliana |
Altre denominazioni | Teatro Scientifico
Teatro Accademico Teatro Bibiena |
Comune | Mantova |
Località | |
Indirizzo | Via Accademia, 47(P),0(P) |
Altri indirizzi | Affaccio: secondario
Indirizzo: Piazza Dante, 1,1a(P) CAP: 46100 Collocazione: Nel centro abitato, distinguibile dal contesto Affaccio: secondario Indirizzo: Via Ardig, 36 CAP: 46100 Collocazione: Nel centro abitato, distinguibile dal contesto Affaccio: secondario Indirizzo: Via Pomponazzo CAP: 46100 Collocazione: Nel centro abitato, distinguibile dal contesto |
Mappa | |
Georeferenziazione | Est: 1641340, Nord: 5002105, Quota s.l.m: 19 mt |
Collocazione | Nel centro abitato, distinguibile dal contesto |
Ambito tipologico | architettura per la residenza, il terziario e i servizi |
Definizione tipologica | palazzo |
Ambito culturale | |
Notizie storiche | Costruzione - Intero bene Nel 1766 il conte Carlo Ottavio Colloredo, rettore dell'Accademia, mise a punto un ambizioso piano per rilanciare l'obsoleto ente letterario dotando lo di una molteplicit di competenze. Il 9 novembre 1767 fu fondata l'Acca demia di Scienze che, unita all'altra, port alla formazione della Regia A ccademia di Scienze e Belle Lettere. Le nuove attivit e l'accresciuta imp ortanza dell'ente resero imprescindibile la realizzazione di una nuova sed e. B3 (pp. 236..237)/ B6/ B12 (pp.767..768)/ B13/ B8 , sec. XVII Preesistenze - teatro Dopo il 1766 iniziarono i lavori di demolizione di parte dell'antico edifi cio che ospitava l'Accademia degli Invaghiti divenuta poi dei Timidi. Furo no demoliti il teatrino cinquecentesco e alcuni vani attigui cos da crear e nello spazio ottenuto una sala solenne e capiente da impiegare nelle ses sioni aperte alla cittadinanza. Nella seduta del 14 marzo 1767 gli accadem ici decidono la costruzione di un nuovo teatro in sostituzione del "teatri no" che verr demolito nello stesso anno. B6 , sec. XVII Costruzione - teatro Il teatro scientifico al suo interno fu progettato tra il 1767 e il 1769 d all'architetto Antonio Galli Bibiena (1700-1774), e poi inglobato quattro anni pi tardi dal progetto del Piermarini. Sempre al Bibbiena si deva la decorazione dei pannelli a monocromi di gusto arcadico che arricchiscono l e pareti dei palchi. B3 (pp. 236..237)/ B6/ B12 (pp.767..768)/ B13/ B8 , sec. XVII decorazioni - teatro, sala del piermarini La sala detta del Piermarini, ma dovuta a Paolo Pozzo, fu decorata con stu cchi eseguiti da Stanislao Somazzi su disegno di Giuseppe Bottani e arricc hita con tre tele di Hubert Maurer raffiguranti i regnanti austriaci. B3 (pp. 236..237)/ B6/ B12 (pp.767..768)/ B13/ B8 , sec. XVII Costruzione - palazzo Nel 1773 iniziarono i lavori di costruzione del Palazzo dell'Accademia che viene articolato attorno al teatro, realizzato pochi anni prima. Il proge tto su disegno di Giuseppe Piermarini fu realizzato sotto la direzione di Paolo Pozzo. B3 (pp. 236..237)/ B6/ B12 (pp.767..768)/ B13/ B8 , sec. XVII descrizione - palazzo L'edificio attuale sorge sui resti di un edificio medievale rinnovato nel tardo '400 (tracce di una porta romanica o gotica su via Pomponazzo e di u na finestra quattrocentesca con fascia e cornice aggettante in cotto - su via Ardig) e abitato da Ferrante Gonzaga. Nel 1562 il palazzo sede dell 'Accademia degli Invaghiti. Nel 1650 il palazzo sede dell'Accademia degl i Invitti che nel 1648 viene ridenominata dei Timidi. Nel 1767 l'imperatri ce Maria Teresa istituisce la Reale Accademia di Scienze e Belle Lettere. Tra il 1767 e il 1769 viene realizzato dall'arch. Antonio Galli Bibiena il nuovo teatro al posto di uno pi piccolo cinquecentesco; il nuovo teatro Scientifico pu considerarsi l'ultima opera barocca a Mantova. Nel 1773 l' arch. Giuseppe Piermarini realizza l'attuale edificio; la direzione dei la vori affidata a Paolo Pozzo al quale va attribuita la sala delle session i scientifiche, primo esempio in Mantova di stile neoclassico. L'appellati vo "Virgiliana" risale al 1797. Note dal Bacam , sec. XVII descrizione - palazzo La propriet del palazzo del Comune di Mantova dai primi del '900. Tre s ono le realt architettoniche: teatro Scientifico, palazzo neoclassico con elementi barocchi (grandi finestre ad arco cinte da sguanci nella facciat a e all'interno ampie stanze ovali), sala delle sessioni scientifiche idea ta dal Pozzo ed erroneamente attribuita al Piermarini - cosi afferma il Ma rani. Il lato del palazzo che guarda su piazza Dante del 1891. Nella pia zza Dante Alighieri una statua del poeta, opera dello scultore P.Miglioret ti realizzata nel 1868 e precedentemente collocata al centro di piazza Bro letto. Note dal Bacam , sec. XVII |
Preesistenze |
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Impianto strutturale | L'edificio è caratterizzato da un impianto planimetrico rettangolare con cortile centrale articolato su due livelli principali. Se esternamente l'aspetto conferito dalle facciate neoclassiche è unitario, diverso è l'assetto distributivo del bene: nettamente distinto dal resto appare il volume del Teatro Bibiena. Con pianta a campana svasata verso la tribuna (palcoscenico), si sviluppa a tutta altezza con quattro ordini di palchetti, con apertura variabile tra 1,2 e 1,5 metri, incorniciati da archi portanti a tutto sesto e scanditi da semicolonne doriche, ioniche e corinzie.Ogni palco è protetto da un balconcino lievemente in aggetto e presenta l'interno decorato con tempere monocrome di soggetto mitologico, paesaggistico o talvolta architettonico. I materiali usati, mattoni, legno e stucco, sono dipinti ad imitazione della pietra e del marmo. I lati lunghi attorno al cortile sono strutturati con portico, in parte chiuso da vetrate, al piano terra e vari locali al piano superiore. |
Strutture verticali |
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Strutture di orizzontamento |
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Scale |
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Pavimentazioni |
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Elementi decorativi |
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Iscrizioni, lapidi, stemmi |
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Autore |
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Condizione giuridica | proprietà Ente religioso cattolico |
Bibliografia |
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Info compilazione | 2002 Marino, Nadia Vergani, Cristina Catalano, Mara Provincia di Mantova |
Funzionario responsabile | Sbravati, Moira |
VAL Compilazione | 2014 Comin I. |
VAL Referente scientifico | Sbravati M. |
VAL Descrizione | Il Palazzo dell'Accademia si presenta sull'omonima via con una facciata imponente ad ordine unico. Le lesene appoggiano in basso su un bianco basamento marmoreo e terminano in alto con capitelli ionici che sostengono un'alta trabeazione a sua volta seguita da una cornice di coronamento. Al centro della cornice un timpano indica l'ingresso all'Accademia sottolineato anche dal portale sovrastato da un balconcino marmoreo. Le semplici aperture del piano terreno diventano grandi finestroni ad arco al piano nobile dove ricordano il linguaggio barocco di Palazzo Barberini a Roma. Sul prospetto su via Ardigò le finestre incorniciate in cotto con cornicetta in aggetto, in uso dalla seconda met del Quattrocento, segnalano le preesistenze del palazzo. All'interno l'edificio si distribuisce con impianto planimetrico rettangolare con cortile centrale articolato su due livelli principali e con portico in parte chiuso da vetrate. Si distingue il Teatro Scientifico con pianta a campana svasata e tre ordini di palchetti che si affacciano con archi e balconcini in aggetto. Il porticato sotto ai palchetti conferisce l'illusione di trovarsi in una piazza coperta. Sempre al Bibiena si deve la decorazione dei pannelli a monocromi di gusto arcadico che arricchiscono le pareti dei palchi. Al teatro si accede da un atrio coperto con volta a lunette collegato direttamente all'esterno. Al di sopra dell'atrio situata la sala neoclassica detta del Piermarini. Negli ambienti dell'Accademia si trovano anche la Sala Ovale, generalmente destinata alle conferenze, gli ambienti della Presidenza e della biblioteca e la Galleria dell'Accademia, corridoio di passaggio che ospita alcune teche contenenti strumenti chirurgici del XVIII secolo. |
VAL Notizie storiche | Il Palazzo dell'Accademia Virgiliana nelle forme attuali è il risultato dell'intervento settecentesco. Già nel medioevo sull'isolato sorgeva un edificio trasformato in seguito da Cesare Gonzaga che qui insedi nel 1562 l'Accademia degli Invaghiti ed in seguito l'Accademia letteraria degli Invitti poi dei Timidi. Era già presente nel palazzo anche un teatro cinquecentesco in cui risuonavano le musiche di Claudio Monteverdi. Il rinnovamento del palazzo avvenne su decisione del rettore dell'Accademia, Carlo di Colloredo, in seguito ai riconoscimenti come Reale Accademia di Scienze e Belle Lettere nel 1767 da parte di Maria Teresa d'Austria ed all'aggregazione con l'Accademia di Pittura, Scultura e Architettura, con la Filarmonica, con la Colonia di Arti e Mestieri e quella Agraria. La prima opera riguardò la demolizione del teatrino e di alcuni locali attigui al fine di fare spazio al Teatro Scientifico realizzato su progetto di Antonio Galli Bibiena. La costruzione durò circa tre anni, tra il 1767 ed il 1769, e la destinazione oltre agli spettacoli riguardava le riunioni di carattere accademico nonché sedute aperte alla cittadinanza. Wolfgang Amadeus Mozart si esibì in questo ambiente il 16 gennaio 1770, appena tredicenne, e ne fu entusiasta. Nello stesso anno si decise per il rinnovamento dell'intero palazzo. Sembra che i progetti originari fossero tre, di cui uno dello stesso architetto Bibiena, il secondo di Gaetano Crevola ed il terzo di Giuseppe Piermarini. La storia narra che il solo progetto del Piermarini arrivò a Vienna e che lo stesso venne realizzato tra il 1773 ed il 1775, anno dell'inaugurazione, sotto la guida dell'architetto Paolo Pozzo. Rispetto al progetto originario il fronte venne semplificato e, all'interno, la sala delle sessioni accademiche sembra sia opera dello stesso Pozzo che vari anche qui il disegno riportandolo alle forme neoclassiche. Per gli stucchi venne chiamato l'artista ticinese Stanislao Somazzi che già aveva lavorato in Santa Barnaba. Il prospetto su piazza Dante stato ridisegnato nel 1891 in seguito alla demolizione della chiesetta di Santa Maria del Popolo. |
Aggiornata al | 20/11/2014 |