Denominazione | Borgo di Pomponesco |
Altre denominazioni | |
Tipologia | centri storici |
Comune | Pomponesco |
Località | |
Indicazioni viabilistiche | Arrivando in autostrada, si prende l'uscita di Mantova nord, e si prosegue seguendo le indicazioni per Viadana e Parma. si superano diversi paesi fra i quali Eremo, Montanara, S.Lorenzo, Pilastro, Campitello, Gazzuolo fino a Casaletto. Di qui seguire le indicazioni per Pomponesco. |
Georeferenziazione | Est: 1625686, Nord: 4976192, Quota s.l.m: 23 mt |
Diocesi | Cremona |
Descrizione | Nel 1552 il nuovo assetto si sviluppa intorno al castello a pianta esagonale, dimora del principe. Il piano era a reticolato con ordinamento romano da nord a sud per gli edifici gonzagheschi e le piazze e da est a ovest per le abitazioni. Molte case sono state abbattute nonostante le proteste della popolazione.
Dei fabbricati rimangono solo i resti di due scuderie, ma tutto il terreno doveva essere circondato da un fossato con un ponte levatoio come ingresso, con 4 torrioni agli angoli.
Il palazzo principesco doveva avere pianta esagonale, con sei torrioni con scale all'interno, loggiati e porticati.
I quartieri erano tre: il più importante quello verso il fiume con il porto.
La piazza coincide con quella che oggi è piazza XXIII aprile, circondata da porticati con archi a tutto sesto, che si restringe in direzione della scalinata di accessso al fiume.
Le costruzioni della piazza risalgono tutte alla metà del 1500 fino alla metà del XVII secolo; in alcuni edifici sono ancora presenti soffitti in legno.
Gli affreschi rimasti di quel periodo sono quelli della sala principale dell'attuale albergo "Il Leone", casa signorile rimasta intatta dal 1630, con un salone di ricevimento adibito anche a piccolo teatro; il soffitto è a cassettoni e gli affreschi ad olio rappresentanti i 4 continenti e i mestieri locali.
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Elementi del complesso | castello chiesa di s.Andrea palazzo comunale chiesa santa felicita e sette fratelli martiri Palazzo Rosina |
Cronologia | la storia dell'insediamento riasle già agli etruschi. In epoca longobarda fa parte dei possedimenti dei monaci di Leno, mentre dal 1077 risulta far parte dell'episcopato di Cremona. Si susseguono poi diverse dominazioni ( Malaspina, Cavalcabò, Persico, Bonacolsi, Scaligeri, Visconti e nel 1339 Gonzaga ( momento in cui il vescovo comunica ai Gonzaga l'intenzione di costruire la chiesa dei Sette fratelli martiri. 1552: Giulio Cesare Gonzaga vuol dare un assetto più regolare alla città. 1580: esiste una propria zecca 1593: il marchese si trasferisce a Bozzolo ed inizia la lenta decadenza. tra il 700 e 800 a Pomponesco si insedia una ricca comunità ebraica che si occupa dei traffici fluviali. Dopo il dominio gonzaghesco, è la volta di quello austriaco, per po entrare a far parte del Regno dì Italia. |
Materiale e tecniche di costruzione | pietre- mattoni- |
Ambito culturale | romanico - medioevo |
Legami storico-culturali | borgo- Gonzaga- residenza- castello- |
Conservazione | |
Progetti | |
Condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
Bibliografia | |
Sitografia | www.ilgrandefiume.com
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Schede correlate | Arcipretale di santa Felicita e dei s.s. sette fratelli martiri Palazzo comunale |
Aggiornata al | 10/05/2013 |