La corte grande è uno dei più importanti esempi della tipologia della “grande corte aperta” nel territorio di Roncoferraro. L’edificazione della dimora padronale è da far risalire agli ultimi decenni del Seicento, riadattata in forme neoclassiche nel XIX secolo. La tipologia è collegabile alla riorganizzazione fondiaria e produttiva dei territori rurali avvenuta in età comunale e signorile. L’organizzazione e la distribuzione dei fabbricati all’interno della corte segue uno schema lineare che fronteggia la grande aia antistante. Ai lati del palazzo si sviluppano le abitazioni dei salariati e alle estremità due barchesse, con colonnato dorico, realizzate nell'Ottocento su progetto di Giovanni Cherubini. La delimitazione della corte era in origine segnato da un canale, oggi non più esistente, che circondava il quadrilatero della corte e fungeva da baluardo e da via di trasporto dei prodotti agricoli, in particolare del riso. L’aumento e la diffusione della coltura risicola fu la ragione alla base dell’ampliamento dei fabbricati rustici e delle dimensioni dell’aia.