I portici gonzagheschi di Gazzuolo furono costruiti nei primi anni del Cinquecento per volontà di Ludovico Gonzaga. I lavori furono condotti sotto la direzione di Andrea Bertazzolo d’Acquanegra. La struttura nacque con l’intento di creare una strada coperta e con ogni probabilità fu aggiunta successivamente al fabbricato retrostante già esistente. I portici si sviluppano per 120 m su 30 arcate, sostenute da 29 colonne in marmo di Verona, diverse l’una dall’altra per tipo architettonico e decorazioni. La lunghezza lo rende l’opera maggiore per estensione fatta costruire dai Gonzaga nella provincia di Mantova. Le 30 arcate generano altrettanti campi, un tempo coperti da crociere in mattoni, su cui continuava il fabbricato, eliminate nel restauro del 1933. L'ipotesi è che la lunga strada coperta sia stata ideata con lo scopo di facilitare gli spostamenti tanto dei sudditi, quanto degli ospiti illustri che ogni giorno frequentavano il castello. L’ultimo intervento di restauro è avvenuto nel 2001.